Perché questo blog? Me lo sono chiesto anche io. E la risposta è che avevo bisogno di dire qualcosa, si trattava solo di capire bene come dirla. Volevo parlare  di arte, di scrittura, perché sono le cose che amo e che so fare bene. Le cose che mi rappresentano. Le cose che voglio condividere con chi come me fa arte e insegna.

UNA RUBRICA PER CHI AMA VIAGGIARE IN SICUREZZA E ORIGINALITA’

La rubrica GOSSIP E PERCORSI PROPONE si affiancherà ad altri articoli sull’arte, soprattutto la mia, e si occuperà appunto di creare possibili collegamenti tra opere e autori a fini didattici, ma non solo (a tutti può piacere collegare tra loro temi della letteratura e dell’arte in genere, così da creare piccoli viaggi personali).

Ho sempre adorato i percorsi letterari: li uso a scuola e mi permettono di fare collegamenti che anche i miei studenti, nella maggioranza dei casi, trovano interessanti. Ma per rendere tutto più allettante di solito parto da un gossip relativo alla vita dell’autore o alla stesura di un’opera e poi mi aggancio e inizio il viaggio. Cosa che fanno quasi tutti gli insegnanti, ma spero che questo blog possa essere uno spunto per condividere idee e suggerimenti per favorire sempre di più coloro che come me fanno un lavoro bellissimo e importante. 

E a questo punto eccovi il momento divertente, la svolta semiseria che vi spiegherà come è nato questo blog. Beh, forse non vi farà proprio piegare in due dalle risate… ma comunque io rido quando ci ripenso, per come è accaduto. Resta il fatto che è la verità e che in fondo in un blog bisogna essere sinceri e veri. Ma torniamo a noi…

L’ISPIRAZIONE ARRIVA DAL WEB

Io adoro le serie TV. E chi non le adora? Le guardo soprattutto per i dialoghi perché mi aiutano a migliorarmi nella scrittura, ad avere nuove idee. Gli intrecci e i personaggi di alcune storie sono perfetti, e quindi credo che siano un buon insegnamento da seguire e da cui imparare se si vuole fare gli scrittori. Certo, non dico che si impara a scrivere solo guardando le trentamila stagioni de “Il trono di spade”, ma qualcosa di utile si porta sicuramente a casa. Del resto sono nuovi linguaggi, sono il nuovo modo di fare narrazione oggi, per cui credo si debba tenere in buona considerazione.

Una delle serie che mi hanno ispirato di più fino ad ora è “Ugly Betty”, quella in cui c’è una bruttona grassa con pesanti sopracciglia e apparecchio ai denti che viene assunta come assistente in una rivista di moda super importante di New York e tutti la prendono in giro. Le battute dei personaggi sono spassose e pungenti e gli episodi sempre diversi e pieni di colpi di scena. Come accade in molte altre serie, ma in questa c’è da ridere sul serio. E visto che a me piace scrivere secondo quella tendenza che unisce il divertente al cinico, mi sono appassionata e ho visto tutte le puntate. E voi direte: che c’entra tutto questo? Un momento, ora ci arrivo.

Betty Suarez, protagonista della serie “Ugly Betty”

Allora, in una delle ultime stagioni la loffia Betty Suarez (la protagonista orrenda) decide di aprirsi un blog e di scrivere quello che fa a Mode, la rivista per cui lavora. Scrive delle sue emozioni, scrive del suo lavoro, scrive dei suoi amori… una palla totale, ma non è questo il punto. Il punto è che è sincera e scrive quello che ama scrivere. Betty vorrebbe occuparsi di politica, di economia e di problemi ambientali, invece le appioppano articoli su tacchi, reggiseni sexy e minigonne. Così lei scrive quello che ama scrivere sul suo blog, che è il suo angolo privato dove nessuno le dice cosa può o non può dire. Quando ho visto quella puntata ho avuto l’illuminazione: “Ecco, questo è quello che voglio fare io!”

Con le unghie e con i denti… da orchessa

Voglio scrivere cosa significa per me fare la scrittrice, fare l’illustratrice, fare l’insegnante e conciliare insieme le tre cose. Prima, durante e dopo la laurea e la specializzazione per l’insegnamento alle superiori, ho seguito molti corsi per migliorare le due cose che adoro fare di più nel mio tempo libero, scrivere e disegnare, ed ora che ho acquisito esperienza ho voglia di parlarne. Perché mi piace raccontare e voglio farlo proprio qui. Spesso inoltre mi ritrovo a parlare di arte e scrittura con i miei colleghi e i miei studenti che mi chiedono pareri e consigli.

Ho deciso di chiamare il mio blog “Blog della ProfessorCHessa”, perché mi piace il richiamo all’orco delle fiabe, cosa che ogni tanto bisogna essere con gli studenti svogliati o rompiscatole; perché credo che l’arte oggi vada fatta e raccontata ai giovani studenti con forza e consapevolezza, come fanno gli orchi quando affrontano quelli che li minacciano con i forconi; perché “professorchessa” è una parola che suona bene.

Quindi partiamo per questo viaggio. Sono sicura che sarà entusiasmante, e per me e per voi.